[vc_row][vc_column][vc_column_text]Da Tel Aviv a Londra, da Roma a New York, Tekapp non si ferma mai. È infatti nostra prerogativa rimanere sempre aggiornati sulle novità del mondo della cybersecurity.
Daniel Rozenek: “in questo settore è impossibile crescere se si rimane fermi. Io per primo investo tempo ed energie per tenermi costantemente aggiornato e per fornire un servizio migliore ai miei clienti. Se c’è una novità, io devo saperla; se nasce un nuovo tipo di malware, la mia azienda deve conoscerlo per essere in grado di proteggere le imprese. Non è semplice, ma i risultati li vediamo giorno dopo giorno. Io sono nato a Tel Aviv, è lì che mi sono appassionato al settore della sicurezza informatica. Una delle cose che più ammiro di Israele è il fatto che lì la cybersecurity è considerata come un bene primario. Pensateci: ogni azienda, al giorno d’oggi, deve utilizzare la rete per poter lavorare. Tutte queste reti aziendali, spesso mal protette, sono pozzi infiniti di informazioni e dati che possono essere sottratti da malintenzionati ed usati per i motivi più svariati. Ecco perché un’azienda, per crescere, necessita di sistemi in grado di proteggerla dalle minacce esterne”.
In Italia purtroppo, la situazione è molto diversa: “sono ancora troppo poche le aziende che investono in sicurezza informatica. È un problema sistemico, perché io posso anche dotarmi di sistemi efficaci, ma magari un’azienda fornitrice non è protetta e questo può mettere a rischio anche la mia rete. Non dimentichiamoci d’altronde che un fermo di produzione causato da un attacco informatico può risultare in migliaia di euro di danni” .
Anche da questo viaggio, Tekapp torna a casa con nuove conoscenze e un quadro molto più chiaro di quello che vedrà il settore nel 2020.
“Anche quest’anno abbiamo formato una vera e propria “task force”, comprensiva di tecnici, commerciali e pre-sales, per visitare una delle più grandi fiere al mondo dedicata al mondo cyber. Qui abbiamo partecipato ad incontri B2B con aziende leader del settore per sviluppare partnership e collaborazioni esclusive, abbiamo partecipato a seminari di formazione ed a tavoli di lavoro. Per quanto riguarda i “trend”, ci è stato confermato che quest’anno le minacce da tenere d’occhio sono i malware elusivi. Si tratta di attacchi che non vengono identificati dai sistemi di sicurezza informatica tradizionali, perché riescono appunto ad eluderli. Sono molto intelligenti e resilienti, riescono a rimanere nascosti in media anche 200 giorni nella rete aziendale, lavorando ininterrottamente e completamente indisturbati. Per combatterli noi utilizziamo una tecnologia estremamente sofisticata, che si chiama Deceptive Bytes e che ragiona esattamente come il malware, nascondendosi da lui e facendogli “credere” di aver avuto successo nel suo attacco, quando in realtà non è così”.
Il rischio informatico è, d’altronde, una delle minacce peggiori del 2020, come sottolinea il Global Risk Report 2020, che pone i cyber-attacchi su larga scala al secondo posto nella lista dei principali rischi globali, dopo il cambiamento climatico.
“Le aziende non possono voltare le spalle a questo tipo di informazioni, il rischio è troppo alto. È il momento di agire e proteggere le proprie infrastrutture prima che sia troppo tardi”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Σχόλια