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La piattaforma di sharing Telegram bloccata da Apple: ecco perché

Telegram non riceve ormai da giorni aggiornamenti su iOS.

Uno dei tanti meme comparsi in rete


La decisione viene dall’alto della direzione per il motivo che potete immaginarvi: il GDPR.

Sono mesi che ne parliamo, ma solo ora che l’ora cruciale è scoccata cominciano a vedersi gli effetti di questa normativa severissima!

Ci siamo trovati tutti le bacheche e-mail imballate di richieste di trattamento dati (situazione che ha scatenato la vena satirica del mondo web) e abbiamo già visto alcuni siti europei ed extraeuropei avere serie difficoltà

(alcuni oscurandosi completamente).

D’altronde la normativa non si applica solo ai paesi europei, ma anche a quelli extraeuropei che intrattengono relazioni con paesi membri.

Insomma non si scappa dal GDPR!

Il caso

L’ultimo aggiornamento risale al 24 maggio, esattamente un giorno prima dell’entrata in vigore del GDPR.

Telegram X è stata anche ritirata dall’App Store, sorprendendo certamente un po’ tutti. L’annuncio è arrivato direttamente dal CEO di Telegram, Pavel Durov, che si è scusato con gli utenti Apple e ha spiegato le motivazioni fondanti della decisione.

Quali sono?

I disagi sono nati sicuramente dalle problematiche che Telegram ha avuto in Russia, paese che ha in passato preteso (senza ottenerle) le chiavi di cifrazione delle conversazioni.

Come ben saprete, Telegram è infatti una piattaforma che cifra le conversazioni, in modo che non possano essere intercettate da terzi.

In Russia questa feature non era ben vista e Telegram, che per principio e citando proprio la normativa sulla protezione dei dati non ha accettato di cedere le chiavi di cifratura, è stato quindi bannato.

Ecco le parole di Durov:

Apple ha impedito gli aggiornamenti di Telegram su iOS in tutto il mondo, da quando le autorità russe hanno ordinato ad Apple di rimuovere Telegram dall’App Store. La Russia ha bannato Telegram nel suo territorio in Aprile perché ci siamo rifiutati di fornire le chiavi di decrittazione delle conversazioni di tutti i nostri utenti alle agenzie di sicurezza.”

Sfortunatamente Apple non è al nostro fianco.

Manca quindi la compliance al GDPR

Perché il risvolto ancora più problematico avviene anche per quanto riguarda l’adeguamento al GDPR.

Non potendo effettuare aggiornamenti sui dispositivi Ios, Telegram rischia pesantissime multe per non essersi adeguata alla normativa europea riguardante il trattamento dei dati.

Senza considerare che gli utenti Ios che utilizzano versioni precedenti di Telegram non possono aggiornare l’applicazione in caso di rilevamento di bug e vulnerabilità e mettono quindi a rischio la loro sicurezza.

Una situazione critica per l’azienda, che ci tiene a far sapere di aver già sviluppato una versione Telegram per i nuovi dispositivi mobili Apple.

Insomma, ora tocca all’azienda di Cupertino farsi avanti per permettere a Telegram di poter, quantomeno, raggiungere la compliance.

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