L’azienda israeliana Foresight Automotive Ltd., specializzata nella creazione di sistemi di sicurezza per le auto e con sede a Ness Ziona, ha progettato un’applicazione che potrebbe avere del rivoluzionario.
Si tratta di Eye-Net, un sistema che mira a ridurre gli incidenti stradali in zone urbane come in quelle di alta velocità fornendo avvisi pre-scontro in tempo reale, sia a veicoli in moto che ai pedoni stessi.
Come abbiamo detto: rivoluzionario!
Un intero mondo connesso
La tecnologia di questo tipo si può definire semplicemente salvavita: implementando sistemi di questo tipo si mira a rendere più sicure le attività quotidiane, quelle che siamo costretti a fare giorno dopo giorno.
Il sistema Eye-Net™ rientra in una categoria che più o meno conoscono tutti i guidatori, quella delle reti connesse.
Pensateci bene: vi è mai capitato di utilizzare Google Maps e riuscire a vedere un ingorgo, anche minimo, appena prima di entrarvici?
Tutto questo è possibile grazie al “dialogo” tra le reti mobili dei cellulari all’interno degli abitacoli.
Scambiandosi informazioni in questo modo, i guidatori si ritrovano in un mondo molto più sicuro.
Qualche info in più…
Eye-Net™ è in fase di testing. L’applicazione non è ancora disponibile, anche se è stata testata sia su sistemi Android che iOS con successo.
Si basa sulla tecnologia Cellular Vehicle to Everything (C-V2X), che punta proprio alla comunicazione tra veicoli attraverso la rete.
Eye-Net™ utilizza il cloud e non richiede un hardware dedicato
Gli avvisi sono visivi, audio e tattili (prevedono quindi un suono, un alert sullo schermo e la vibrazione).
Ci possono essere lati negativi?
Il tema del mondo iperconnesso crea qualche preoccupazione in termini di sicurezza e di privacy, ma è chiaro che il rilevamento costante delle persone non può che avere qualche lato negativo.
Per questo è importante che tutti i criteri di cybersecurity vengano rispettati, in modo che i sistemi non possano essere accessibili a hacker con intenti criminali. Questo aspetto di vigilanza e controllo è molto importante in un paese come Israele, che a livello tecnologico si può realmente definire leader mondiale e dove la cybersecurity è considerata una commodity, ovvero un bene primario.
Il concetto, in ogni caso, è che qui si parla di sistemi che, come abbiamo detto, mirano a salvare vite: riusciamo a pensare ad un modo migliore di indirizzare le conoscenze e gli sforzi a livello informatico?
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